LA PIRAMIDE OLFATTIVA
Cosa sono le note di testa, di cuore e di fondo di un profumo?
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Quando noi annusiamo una fragranza stiamo, in realtà, percependo una successione di odori che nella loro unione, danno vita al profumo in quanto tale. Per capire e classificare questi componenti, si utilizza una visualizzazione teorica chiamata PIRAMIDE OLFATTIVA, che rappresenta la velocità di evaporazione dei componenti e la loro persistenza.
Nel 1800 l’inglese Piesse, nel suo “The Art of Perfumery” associò l’arte profumiera alla musica e così, ancora oggi, per identificare i vari componenti del profumo, si è soliti impiegare il termine “nota”.
Vengono denominate “note di testa” le prime sensazioni olfattive, che arrivano al naso appena lo avviciniamo alla fragranza. Durano pochi minuti ed ecco che si collocano nel vertice della piramide, poichè tendono ad evaporare rapidamente, ma sono importanti perchè danno lo slancio alla fragranza e le consentono di intraprendere il suo percorso di svolgimento. Vengono percepite come note fresche e leggere e sono costituite da materie prime esperidate (agrumi come limone, bergamotto, arancia...), aromatiche (timo, rosmarino…), oppure marine…
Sono importanti perchè sono il primo approccio alla fragranza e ci fanno decidere di continuare a scoprirla, oppure no.
Ecco che quindi subentrano le cosiddette “note di cuore”, che invece rappresentano la parte centrale della piramide, perchè caratterizzate da una persistenza nettamente superiore (qualche ora) e da una maggiore corposità. Fanno parte di questa categoria materie prime come ad esempio la frutta più succosa ed i fiori. Queste note sono trainate dai componenti più freschi, che donano maggiore vitalità, ma a loro volta sono più volatili rispetto a materie prime caratterizzate da un’evaporazione lentissima, ovvero le cosiddette “note di fondo”, che vanno ad occupare la base della piramide.
Le note di fondo possono arrivare a durare anche una o più giornate e sono quelle che portano alla fidelizzazione della fragranza nel tempo. Danno corpo, calore e tenacia a tutta la struttura del profumo, sono le fondamenta sulle quali tutto il resto viene posato. Fanno parte di questa categoria materie prime come ad esempio legni, ambra, patchouli, vaniglia, muschi…
Massimiliano Torti parte proprio da questo concetto per sviluppare la sua filosofia, la cosiddetta STRATIFICAZIONE OLFATTIVA. Il punto fondamentale da cui partire è il suo concetto chiave, ovvero che è più importante la persona che indossa il profumo, rispetto al profumo stesso. Per poter realizzare questo concetto di unicità personale, consiglia di vedere la persona come una sorta di “piramide olfattiva vivente”. Si andrà a scegliere, dapprima, un profumo caldo e corposo, da vaporizzare nelle parti più basse del corpo, come caviglie, incavo ginocchia, interno cosce... Questo profumo andrà a sostenere e ad enfatizzare fragranze più morbide, ad esempio con accenni fioriti, che verranno posizionate nella zona di addome, torace.
Per ultimo, profumi energici, fruttati, con una maggiore freschezza troveranno il loro compimento se messi sui capelli, spalle e collo, perchè daranno slancio anche alle fragranze indossate nelle zone sottostanti.
Un’altra piccola chicca: potrete vaporizzare nell’incavo braccia, un po’ del profumo che avrete messo nelle zone basse, per portare a compimento l’intera stratificazione.
E’ proprio la sinergia tra queste tre fragranze che distinguerà la persona nella sua unicità, in base a ciò che desidera trasmettere.
La miscela che indossa quest’oggi Monica per venire al lavoro: AMBRA INTENSA, nelle caviglie, ripresa poi nell’incavo braccia; GIUNCHIGLIA SELVATICA nel décolleté e PASSIFLORA ROUGE tra i capelli.
Perchè quindi accontentarsi di un’unica fragranza quando si può creare questo magico accordo?
Siamo a disposizione per consulenze personalizzate, che possano aiutarvi a creare la vostra unicità, in base ai vostri desideri del momento.